Mindfulness
Cos’é la mindfulness?
La mindfulness, in italiano consapevolezza, è ciò che accade quando si porta l’attenzione al momento presente, con intenzione e senza giudizio. E senza pregiudizio. Con le pratiche di mindfulness Impariamo ad esplorare cosa accade nel momento presente, nel corpo, nella mente e nelle relazioni.
Nella nostra società ci sono molti rumori e facciamo fatica a sentire, a percepire perfino noi stessi. Con le pratiche di consapevolezza abbiamo l’intento di poter ‘sentire’, sentire attraverso i cinque sensi, sentire e riconoscere le emozioni essere consapevoli e gestire i pensieri spesso confusi e invadenti, essere consapevoli nella dinamica della relazione con gli altri. Esercitare la consapevolezza è allora l’ingrediente imprescindibile del vivere, che ci fa dire di essere vivi e fare esperienza della vita.
Il potere terapeutico e liberatorio di questo stato di presenza mentale è sempre più al centro dell’interesse scientifico e della ricerca in neuropsicologia, in medicina comportamentale, in psicoterapia, in ambito educativo e formativo, e nelle organizzazioni.
Cos’é la mindfulness?
La mindfulness, in italiano consapevolezza, è ciò che accade quando si porta l’attenzione al momento presente, con intenzione e senza giudizio. E senza pregiudizio. Con le pratiche di mindfulness Impariamo ad esplorare cosa accade nel momento presente, nel corpo, nella mente e nelle relazioni.
Nella nostra società ci sono molti rumori e facciamo fatica a sentire, a percepire perfino noi stessi. Con le pratiche di consapevolezza abbiamo l’intento di poter ‘sentire’, sentire attraverso i cinque sensi, sentire e riconoscere le emozioni
essere consapevoli e gestire i pensieri spesso confusi e invadenti, essere consapevoli nella dinamica della relazione con gli altri. Esercitare la consapevolezza è allora l’ingrediente imprescindibile del vivere, che ci fa dire di essere vivi e fare esperienza della vita.
Il potere terapeutico e liberatorio di questo stato di presenza mentale è sempre più al centro dell’interesse scientifico e della ricerca in neuropsicologia, in medicina comportamentale, in psicoterapia, in ambito educativo e formativo, e nelle organizzazioni.
Nei corsi di Mindfulness gli apprendimenti avvengono in modo esperienziale, facendo pratica. Non è necessaria alcuna abilità fisica, tranne riuscire a fare gli scalini di accesso alla sala. Il corso di otto incontri MBSR (Riduzione dello Stress Basato sulla Mindfulness) offre gli strumenti base per la pratica di consapevolezza volte ad apprendere il potere liberatorio e terapeutico della presenza mentale e ad affrontare gli stati di difficoltà e sofferenza.
Corso MBSR – Mindfulness Based Stress Reduction
Corso di Riduzione dello Stress/Sofferenza Basato sulla Consapevolezza
Il programma del corso MBSR dura due mesi, prevede otto incontri di gruppo settimanali della durata di 2,5 ore, una giornata ‘intensiva’ e una pratica quotidiana di lavoro a casa con il supporto di tracce audio e materiali cartacei.
La consapevolezza, mindfulness, è ciò che accade quando si porta l’attenzione al momento presente, con intenzione e senza giudizio. Il corso è un’introduzione alle pratiche di mindfulness volte ad apprendere il potere liberatorio e terapeutico della presenza mentale e ad affrontare gli stati di difficoltà, dal lieve disagio fino alla condizione di sofferenza che riguardano i vari ambiti della vita.
Gli apprendimenti avverranno in modo esperienziale, facendo pratica.
Durante gli incontri verrà osservato il silenzio, tranne nei momenti di condivisione, se lo si desidera e con le modalità indicate dalla conduttrice.
La ricerca scientifica sugli effetti positivi del programma MBSR è ormai molto vasta e solida, motivo per cui esso è considerato come intervento evidenced-based ossia validato dalla scienza ed è stato adottato nelle linee guida dei sistemi sanitari di molte nazioni.
Propongo percorsi di gruppo a cadenza mensile da settembre a maggio della durata di 2,5 ore.
Sono rivolti a chi abbia già frequentato il corso MBSR di avvicinamento alla pratica di consapevolezza oppure a chi abbia già collaudata esperienza con la pratica di consapevolezza.
Nel corso mensile viene dato spazio alle pratiche di consapevolezza.
Inoltre la conduttrice ad ogni incontro propone brevemente un tema della psicologia che poi viene sviluppato nella condivisione in gruppo attraverso le esperienze personali, all’interno della serenità del non giudizio e della riservatezza.
Nel 2018 ho incontrato la creativa e raffinata violinista Sara Michieletto, che mi ha aperto il suo ricco mondo e con la quale collaboriamo a idee e progetti di educazione e formazione.
La musica è strumento di ricerca e conoscenza per accedere ad altre dimensione della realtà. I suoni del violino sono ideali per permettere agli ascoltatori di percepire le proprie sensazioni ed emozioni: simile alla voce umana, facile da trasportare, eclettico, e presente nella maggior parte delle culture del mondo.
Lo scopo principale del musicista è farsi tramite, rendere chi ascolta protagonista, farlo uscire dalle proprie stereotipie, fargli vivere esperienze in modo profondo: la gioia, il dolore, la passione, l’abbandonarsi.
Propongo percorsi di formazione alla pratica della “Mindfulness” o “Mindfulness & Psicologia” per il benessere organizzativo e per le misure atte a contrastare lo stress lavoro-correlato. Il percorso è preceduto da una fase di consulenza con il committente.
Il progetto di formazione di Mindfulness oppure Mindfulness&Psicologia oppure Mindfulness&Musica nasce innanzitutto in uno o più incontri con il committente, in uno spazio dedicato all’analisi della domanda per valutare il bisogno formativo. Prima che al problem solving (risolvere i problemi), insieme al committente ci dedichiamo al problem finding (trovare i problemi).
Dall’analisi della domanda con il committente definiamo il progetto formativo: i destinatari della formazione, le modalità, la distribuzione temporale del progetto, gli obiettivi e i contenuti.
Esempi di alcuni formati temporali sono: 8 incontri di 2,5 ore/ 4 incontri di 2,5 ore/ 1 giornata seminariale di 7 ore/ un incontro mensile di 2,5 ore per 10 mesi
Propongo eventi aperti a tutti di 2,5 ore o di 6 ore per l’avvicinamento alle pratiche di mindfulness.
Testimonianze
Antonio
36 anni
Anna
22 anni
Cristina
62 anni
Beatrice
50 anni
Mannuela
58 anni
Anna
47 anni
Chiara
50 anni
Antonio
36 anni
Anna
22 anni
Cristina
62 anni
Beatrice
50 anni
Mannuela
58 anni
Anna
47 anni
Chiara
50 anni
A chi è rivolto
Le pratiche di mindfulness sono rivolte a tutti, a tutte le persone che sentono il fondamentale bisogno umano della presenza mentale, della consapevolezza. Nella mia esperienza le persone che si rivolgono alla mindfulness partono da diverse motivazioni. Alcuni cercano lo sviluppo della consapevolezza di sé per la propria crescita personale. Altri cercano di avvicinarsi alla consapevolezza della propria sofferenza psicologica per accoglierla, comprenderla, gestirla e anche risolverla. E altri ancora utilizzano le pratiche di mindfulness per imparare la gestione del dolore fisico, soprattutto quello cronico.
Con un po’ di poesia
Alluce Sinistro
Thich Nhat Hanh
Gialal al-Din RumI
Alluce Sinistro
Thich Nhat Hanh
Gialal al-Din RumI
Criteri e standard internazionali di rigore e qualità dell’International Integrity Network for the MBPS
AIM Associazione Italiana Mindfulness
“L’Associazione Italiana per la Mindfulness AIM, fondata nel 2005, intende riunire ed essere veicolo di una comunità di persone dedicate a coltivare la consapevolezza e il suo potenziale trasformativo nelle proprie vite e negli ambiti sociali, sanitari, clinici, educativi. Questa forma di consapevolezza – chiamata mindfulness in inglese – è innata, universale e liberatoria.
Il nostro fine è di sviluppare la pratica e l’integrazione della mindfulness nella vita degli individui sia attraverso i diversi MBIs (Mindfulness-Based Interventions) oggi disponibili condotti da istruttori di mindfulness formati in modo rigoroso, sia (a un livello più profondo) attraverso l’offerta di intensivi e ritiri di meditazione di consapevolezza condotti da insegnanti e maestri autorizzati e qualificati a farlo. Aspiriamo a rappresentare in Italia un riferimento autorevole per integrità, competenza e spirito di servizio. Intendiamo anche favorire la ricerca scientifica e filosofica sulla nuda consapevolezza. […]”
Perché sono istruttrice
Ho sentito la necessità di portare nel mio lavoro di psicoterapeuta anche le pratiche di consapevolezza, mindfulness, per accompagnare gli individui, nei gruppi e nelle organizzazioni, ad essere sempre più:
- consapevoli del corpo,
- consapevoli delle percezioni, sensazioni, emozioni,
- consapevoli dei pensieri; pensieri automatici, pensieri intenzionali e pensieri intuitivi
- consapevoli delle relazioni, delle dinamiche relazionali, dei ruoli, delle emozioni e difese del ruolo,
- consapevoli del proprio sistema di valori,
- per sperimentare il potere terapeutico della presenza mentale nell’affrontare gli stati di difficoltà, dal lieve disagio fino alla condizione sofferenza nei suoi vari aspetti
- per godere degli stati di felicità e di contemplazione.
- per ampliare i propri gradi di libertà, autenticità e creatività,
- per ampliare i gradi responsabilità, di scelta, di azione.
Obiettivi e competenze attese
Nei corsi di mindfulness, attraverso le pratiche proposte, intendiamo sviluppare e nutrire alcune competenze
Diamo spazio alla possibilità di stare fermi, essere, non fare, avere un luogo interiore ed esteriore in cui abitare, osservando, non agendo la reattività. Sviluppiamo la capacità negativa, ovvero la capacità di stare fermi quando verrebbe da fare qualcosa all’unico scopo di evacuare l’ansia.
Accogliamo tutto ciò che sentiamo, stando con quel che c’è, allargando lo spazio interno, dove ci può stare tutto, potendo avvicinare la sofferenza, in particolare poter accogliere le emozioni cosiddette “negative”.
Stiamo fermi per ascoltare, sentire, osservare, le sensazioni anche più sottili, che si impongono meno ad una coscienza distratta, non educata. Diamo spazio alla consapevolezza delle sensazioni: percezioni, emozioni, sentimenti, sentire intuitivo. In una società che mette al centro il corpo per comandarlo e volerlo sempre diverso, nelle pratiche di consapevolezza ascoltiamo: il corpo parla, ascoltiamolo. Sentiamo e riconosciamo le emozioni.
Prima del problem solving (risolvere i problemi), impariamo a dare spazio al problem finding: troviamo i veri problemi, prima di tuffarci a risolverli.
Creiamo lo spazio perché il pensiero intuitivo accada. Le pratiche di consapevolezza permettono di spaziare in altre modalità di sentire e potenziare i processi di creatività e flessibilità del pensiero.
Impariamo a riconoscere la nostra reattività, per non cadere nell’automatismo degli schemi di reazione. Se non siamo reattivi diamo spazio perché le sensazioni diventino consapevoli, per poi poter scegliere l’azione.
Non cadere nell’automatismo degli schemi di reazione ci dà la possibilità di scelta, aumenta i gradi di libertà, la possibilità di uscire dai comportamenti stereotipati e coatti.
La consapevolezza ci permette di aver cura delle dimensioni dell’individualità nella relazione con gli altri, sviluppando uno spazio di libertà individuale e di relazione con i gruppi, la famiglia, gli amici e i gruppi di lavoro.